2° ED. TERRE NOBILI – THE HILLS

I Percorsi

Un itinerario che rimarrà nel cuore, pedalando fra paesaggi incantevoli, splendidi borghi storici e famose Ville Venete. Un’esperienza che regalerà un carico di emozioni lungo le strade bianche del Veneto fra storia, natura e gusto, per un piacevole e seducente itinerario con la vostra gravel.

Planimetria percorso lungo

LONG DISTANCE – LONG ROUTE

Altimetria percorso lungo Padova

SHORT DISTANCE – SHORT COURSE

Altimetria percorso lungo Verona

Partiamo da Padova verso i Colli Euganei

lungo l’argine del fiume Bacchiglione arriviamo nei pressi dell’Abbazia di Praglia. Percorrendo la ciclabile dei Colli Euganei, alternata a fantastici sterrati immersi nella campagna padovana, arriviamo in località Valsanzibio. Tenendo Villa Barbarigo alla propria sinistra si sale per il borgo antico, rimasto incredibilmente intatto nel tempo. Si continua poi per la salita chiamata dai biker locali “Sette Guadi”. La si percorre fino al Monte Fasolo.

Colli Berici

attraversiamo un tratto di pianura che ci condurrà nel vicentino, ammirando il castello di Valbona e la pieve di Lovertino.
Da Albettone affrontiamo la salita del Lovolo. Scendiamo a Barbisano lungo la ciclabile dell’Ostiglia e giungiamo a Longare.
Qui incontriamo la salita di Santa Tecla ci farà scoprire un paesaggio fiabesco, fra pieve, torri e ulivi. Scendiamo poi verso il lago di Fimon, incredibile oasi naturale incastonata nei colli Berici.
Dopo aver ammirato la valle dei Molini di Calto, da Pederiva saliamo sull’altopiano che sovrasta Lonigo, qui le strade bianche si confondono e si mescolano con i colori intensi delle coltivazioni

Villafranca di Verona

Un lungo trasferimento di circa 80 km completamente pianeggianti ci condurrà a Villafranca di Verona. Ma durante il viaggio non ci annoieremo perché avremo la possibilità di incrociare l’Obelisco napoleonico di Arcole. E soprattutto pedalare lungo l’argine del fiume Adige, immerso in sconfinate coltivazioni di frutta e ortaggi, i suggestivi paesaggi delle risaie della Bassa Veronese, per concludere con la ciclabile delle risorgive.

Colline moreniche di Custoza e la Valpolicella

A questo punto iniziamo ad avventurarci nelle colline moreniche di Custoza, dove i colori e i profumi dei campi a vigna lungo le dolci dorsali si mescolano con i racconti del Tamburino Sardo e le gesta della prima guerra per l’indipendenza.
Il passaggio per Pescantina ci avverte dell’ingresso nel territorio della Valpolicella, famosa per l’omonimo vino e per il ben più pregiato Amarone, ma è territorio altrettanto famoso per le pesche nettarine.

Verona

Siamo alle porte di Verona, attraversiamo la città di Giulietta e Romeo, decantata nell’opera di Shakespeare, non dimenticandoci di una foto ricordo in piazza Bra con l’Arena.
Il nostro viaggio prosegue verso Santa Maria in Stelle per affrontare sicuramente la salita più bella del percorso, il Piccolo Stelvio. Il nome è tutto un programma, con i suoi diciotto tornanti sterrati, pedalabili in agilità per l’ottimo fondo.
In lontananza vediamo il Castello di Montorio, segue la bella ciclabile di Ferrazze, arriviamo a San Martino Buon Albergo, porta di accesso per le colline del Soave.

Colline di Soave e colline Bissaresi

Affrontiamo una parte della bellissima via della lana con vista sul castello di Illasi. Giunti a Soave, prendiamo la suggestiva via dei capitelli, dove sterrati e dolci passaggi su strade di campagna cementate, ci porteranno ad attraversare la dorsale che sovrasta Monteforte d’Alpone.
Un trasferimento di 20 km completamente pianeggiante, passando per Montecchio Maggiore (all’orizzonte si stagliano i castelli di Giulietta e Romeo), iniziamo a percorrere la Val Diezza, dove inizierà la salita lungo i sentieri dell’Ortogonale (sistema di strade difensive risalente al dominio francese) per poi scendere a Costabissara, situata ai piedi delle colline Bissaresi.

Marostica

Trasferimento in pianura lungo ciclabili e sterrati che guardano verso le Prealpi dei Monti Lessini Meridionali, per giungere a Marostica, dopo aver affrontato la salita della Tisa in pavè … ma in discesa!
Attraversando la “città degli scacchi” potremo ammirare l’omonima piazza famosa per la partita con i personaggi viventi, gustandoci le gustosissime “perle rosse”, le ciliegie di Marostica. Usciti dalle mure, ci attenderà la salita del Gloso, un balcone panoramico sulla pianura e sull’Altopiano di Asiago, una strada bianca costeggiata da lunghe file di cipressi, dal forte sapore toscano.

Bassano del Grappa

Bassano del Grappa è ormai vicina, attraversiamo il Ponte degli Alpini sul Fiume Brenta e la tradizionale “tagliatella”, un liquore unico, dalle sfumature floreali e fini note speziate, ci darà la giusta energia per proseguire il viaggio lungo gli sterrati del Piovego ai piedi del Monte Grappa.

Asolo

Giungiamo ad Asolo, la città dei cento orizzonti, come ribattezzata da Carducci, uno dei borghi più belli d’Italia. Dopo aver ammirato villa Barbaro di Maser, opera del Palladio, entriamo nelle colline del Prosecco, uniche al mondo grazie alla perfetta interazione tra uomo e natura. Panorami che cattureranno sicuramente la nostra attenzione per un selfie ricordo.

Pieve di Soligo e Collalto

Continuiamo lungo le strade bianche del Quartier del Piave per giungere a Pieve di Soligo dove una serie di salite sterrate dall’ottimo fondo pedalabile, ci introdurranno nel territorio del Collato, con i suoi magnifici castelli.

Montello

Attraversiamo il Piave, ci inoltriamo verso il Montello, e lungo gli sterrati della Grande Guerra percorriamo in senso longitudinale la “tartaruga rovesciata”, fra cippi e targhe a ricordo di eroi e gesta d’armi. Da Volpago del Montello, prendiamo la ciclabile della Tradotta, che ci condurrà passando per Montebelluna, verso le strade sterrate del Girasile.

Percorrendo l’Ostiglia, giungiamo alla confluenza con la ciclabile del Santo che in circa 40 chilometri ci condurrà a Padova.